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Prezzi delle seconde case in montagna: i cambiamenti climatici e il telelavoro fanno lievitare i prezzi

Il mercato immobiliare delle Alpi svizzere sta vivendo una vera e propria esplosione dei prezzi delle seconde case e questa tendenza non accenna a diminuire. Mentre i prezzi erano già alti in precedenza, la maggiore attrattiva delle regioni montane, unita a una serie di fattori come il cambiamento climatico, il telelavoro e gli effetti della pandemia, continuano a far salire la domanda.


Aumento del divario di prezzo sopra i 1000 metri

Dal 2020, il divario di prezzo tra le seconde case a un'altitudine inferiore ai 1000 metri e quelle superiori è aumentato notevolmente, soprattutto nel Canton Vallese. Uno studio della società di consulenza immobiliare Wüest Partner mostra che questa differenza è ora quasi del 20% per le proprietà al di sopra dei 1000 metri. Prima del 2020, queste proprietà erano già più costose a causa della loro vicinanza alle stazioni sciistiche, ma l'aumento è stato ancora maggiore negli ultimi anni.


Cambiamento climatico: un fattore chiave per l'attrattività delle montagne

Lo sviluppo del mercato immobiliare montano è fortemente influenzato dal cambiamento climatico. Robert Weinert, responsabile della ricerca di Wüest Partner, spiega che l'abbassamento delle temperature nelle valli, l'aumento delle temperature estive e la diminuzione della neve in alcune località hanno reso più attraenti le regioni montane. Queste regioni offrono un clima più fresco in estate e una migliore copertura nevosa in inverno. Le proiezioni climatiche indicano infatti che a partire dal 2025 la quantità di neve nelle località sciistiche situate a un'altitudine inferiore ai 1.500 metri potrebbe diminuire del 30%, una prospettiva che potrebbe accentuare il differenziale di prezzo tra le seconde case in montagna.


L'impatto del telelavoro e della pandemia sulla domanda

La pandemia di Covid-19 ha avuto un ruolo centrale nell'aumento della domanda di seconde case in montagna. Il telelavoro ha permesso a molte persone di lasciare le grandi città per ambienti più sani e tranquilli. La possibilità di lavorare a distanza ha reso queste proprietà più attraenti non solo per le vacanze, ma anche come case permanenti o seconde case. Questo cambiamento di stile di vita ha generato una forte domanda, in particolare per gli immobili situati in zone montane, lontano dal caos e dalla frenesia della città.


Aumento dei prezzi in altre regioni di montagna

Se il Vallese è un esempio lampante di questa tendenza, anche altre regioni svizzere hanno registrato un aumento dei prezzi. Ad esempio, nell'Oberland bernese i prezzi sono aumentati del 55% dal 2011, mentre nei Grigioni l'incremento ha raggiunto il 76% nello stesso periodo. Queste regioni hanno registrato una forte domanda di seconde case, anche grazie alla loro accessibilità e al costante miglioramento delle infrastrutture turistiche.


Scarsità dell'offerta a fronte di una forte domanda

Un altro fattore importante che contribuisce all'aumento dei prezzi è la scarsità dell'offerta. Le aree montane, in particolare quelle al di sopra dei 1.000 metri, sono limitate in termini di nuove costruzioni, quindi l'offerta non riesce a tenere il passo con la crescita della domanda. Con la crescente attrattiva di queste regioni, in gran parte alimentata da fattori esterni come il cambiamento climatico e il telelavoro, i prezzi continuano a salire. Questa dinamica crea una situazione in cui la domanda continua a superare l'offerta, e ciò è particolarmente vero in località o cantoni noti come i Grigioni, il Vallese e l'Oberland bernese.

Prospettive future: una tendenza a lungo termine?


Il futuro è roseo per gli immobili di montagna, poiché la domanda non mostra segni di rallentamento. Anzi, le regioni montane, già attraenti grazie alle loro caratteristiche climatiche e geografiche, diventeranno probabilmente ancora più ricercate, dato che la quantità di neve continua a diminuire nelle località al di sotto dei 1.500 metri. Ciò potrebbe accentuare il differenziale di prezzo tra le proprietà a circa 1.000 metri di altitudine, rafforzando l'idea che le proprietà a quote più elevate saranno ancora più preziose.

Legislazione più flessibile: impatto moderato su offerta e prezzi


Un altro fattore da tenere d'occhio è la revisione della legge sulle seconde case, entrata in vigore nell'ottobre 2024. Essa consente ora di ampliare del 30% le proprietà esistenti e di aggiungere nuovi edifici o appartamenti durante le ristrutturazioni. Anche se questa revisione potrebbe aumentare leggermente l'offerta, gli esperti, tra cui Robert Weinert, ritengono che non avrà un impatto significativo sui prezzi nel breve periodo. La domanda continuerà a superare di gran lunga l'offerta e questo continuerà a far salire i prezzi nelle regioni più ambite.


In conclusione: un aumento costante ma complesso

L'aumento dei prezzi delle seconde case nelle zone montane è un fenomeno complesso, alimentato da una serie di fattori, tra cui il cambiamento climatico, la pandemia Covid-19, la scarsità dell'offerta e il crescente fascino delle zone montane per gli abitanti delle città alla ricerca di uno stile di vita più tranquillo. Le proiezioni climatiche e la tendenza al telelavoro suggeriscono che questa dinamica potrebbe durare ancora per diversi anni, quindi è molto probabile che i prezzi delle seconde case in montagna continueranno a salire.
Per gli investitori e gli acquirenti interessati a questo mercato in espansione, è il momento di pensare in modo strategico, perché le proprietà di montagna potrebbero rappresentare un'opportunità a lungo termine, anche se i prezzi rimangono alti e la concorrenza agguerrita.


Fonti
24heures.ch - Articolo
webradio.media - Articolo